Editoriale III-2020
📰 Questo è un articolo pubblicato originariamente sulla versione cartacea de La Spinta, Terza uscita di Ottobre 2020. Visita l'archivio e scarica le precedenti uscite.
Rimango sorpreso dall’invito di scrivere qualcosa per “La Spinta”.
Confesso che mi sento timoroso e carico di responsabilità . Lo so, non sto scrivendo per un quotidiano nazionale, ma so anche che questo strumento raggiunge molti di noi che condividono l’amore per Angera.
Viviamo un periodo storico turbolento e confuso, quello che era certo ieri, oggi forse non lo è più, il senso di appartenenza ad una comunità civile si va affievolendo, ognuno nel suo piccolo è diventato autoreferenziale e si guarda di più al bene o interesse personale che a quello collettivo. Con queste premesse sembrerebbe che io mi sia già arreso alla ineluttabilità di un cambiamento subito e finale. Non è così. Leggendo lo statuto del
movimento Allea mi sono accorto che qualcosa si sta risvegliando in me, rivedo il sogno di una politica che è al servizio della vita della comunità civile.
Ho passato anni all’estero spendendo energie nell’educazione di un popolo abituato a considerare la politica o l’esercizio democratico del voto come grazia economica piovuta dal cielo. La vendita del proprio voto e quello
del clan familiare è sempre stato il modo per rimpinguare il portafoglio e dimenticare subito dopo, l’operato del candidato vincitore. La politica vista come business e strumento di potere sfacciato e arrogante. La partecipazione e lo sporcarsi le mani lo si lascia ad altri, le idee derise e quantificate al grado di potere e corruzione che eventualmente possono portare.
Allea con la sua azione non vuole arrendersi e vuole mostrare che “sperare contro ogni speranza” ha ancora un senso. Azione e inclusione, partecipazione e ascolto dei problemi, condivisione di idee e creare consenso su un progetto comune. Risveglio della passione politica condita dal rispetto e valorizzazione di contributi al fine di servire il bene comune. Inserito in un contesto di una politica divisa e divisiva dove l’avversario viene considerato sempre un nemico da combattere o da distruggere, Allea si propone con la sua visione tollerante e inclusiva come profezia per un nuovo metodo politico.
Parole grosse e forse inusuali in un contesto sociale dove dilagano discriminazione, pregiudizio e, diciamolo, anche odio, che oramai con gioco subdolo si sta impadronendo di molti cuori e menti, della disgraziata
mentalità del “del noi e loro” noi giusti e loro nel torto.
Allea è un seme gettato nel terreno della nostra Angera sta a noi a cogliere la sfida per la realizzazione di una comunità viva e attenta ai bisogni di tutti.