Lettera sullo scuolabus

📰 Questo è un articolo pubblicato originariamente sulla versione cartacea de La Spinta, Prima uscita di Febbraio 2020. Visita l'archivio e scarica le precedenti uscite.

Abitando nel rione Baranzitt, ho scelto di iscrivere i nostri due figli, frequentanti la scuola primaria di Angera, al servizio di scuolabus, principalmente per motivi legati ai nostri orari di lavoro, ma anche perché ritengo che l’uso dei mezzi pubblici contribuisca a ridurre il traffico all’entrata ed uscita da scuola.

Purtroppo ho constatato che anche altri genitori, nonostante la pensino come me, hanno dovuto organizzarsi diversamente, ritenendo, a ragione, il costo del servizio eccessivo, soprattutto se si ha più di un figlio. Mi risulta che il problema dei costi alti sia presente già da alcuni anni e purtroppo è stato un gatto che si è morso la coda: alcune famiglie hanno rinunciato allo scuolabus ed i costi sono aumentati ulterior mente, fino ad arrivare quest’estate ai massimi storici. Il Comune, per evitare la cancellazione di questo prezioso servizio è corso ai ripari proponendo la soluzione di un bus unico più grande e capiente e la modifica degli itinerari, e le famiglie hanno dovuto adattarsi, spesso con notevoli disagi. Arrivati a questo punto non si poteva fare diversamente, ma ritengo che certe scelte passate avrebbero potuto essere più lungimiranti e prevedere l’incentivazione all’uso del bus, per il bene dell’intera comunità.